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La scorsa settimana nei mercati valutari si è assistito ad un ritorno di forza del dollaro, avvantaggiato da un clima quasi risk-off, e dal rialzo dei tassi governativi USA.
La differenza dei tassi USA/EUR ha spinto l’eur/usd sotto quota 1,16 per la prima volta da oltre un anno.
Questa settimana ci sarà da prestare attenzione ai dati sul lavoro USA e la riunione della BCE dove probabilmente verrà annunciato una modifica al PEPP.
Settimana volatile per la Sterlina, pressata da una parte dalla crisi della logistica che sta imperversando in UK e dall’altro da 3 rialzi dei tassi annunciati dalla BoE per il 2022.
Il cambio Eur/Gbp è rimasto attorno quota 0,8550.
Settimana mista per le valute del comparto emergente. Pessima settimana per il peso cileno e messicano.
Buona settimana invece per il Rand sudafricano. Buona settimana per il real brasiliano che ha cominciato a beneficiare dell’intervento della BC.
EURODOLLARO
Settimana in calo per l’Eur/Usd, che ha chiuso intorno ad area 1,16, non prima però di aver raggiunto area 1,1563.
Entrambi gli oscillatori segnano una situazione di ipervenduto.
Al rialzo la prima resistenza si trova a 1,1693. Al ribasso invece resta da monitorare area 1,1563.
EURORANDSUDAFRICANO
Il movimento rialzista di breve è stato arginato dalla resistenza a 17,74.
Gli oscillatori segnalo forti livelli di ipercomprato.
Al rialzo da monitorare vi sono le resistenze a 17,65 e 18,25.
Al ribasso da monitorare area 16,69.
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